La scelta di lavorare sulla serialità è stata determinata dalla volontà di creare un dialogo continuo ed aperto tra l’opera e il fruitore. Le varie composizioni, come frasi contenenti domande, vogliono aprire un discorso di riflessione su quanto di più significativo possa esistere nel percorso vitale di ciascuno di noi. Spetta quindi al fruitore accordare ciò di quanto più prezioso possiede: il tempo e la sua capacità di essere ricettivo.

“Scrivere un romanzo e viverne uno non è affatto la stessa cosa… e tuttavia non è possibile separare la nostra vita dalle nostre opere”  (Prous).